Un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e vi sedette sopra. Ma l'angelo si rivolse alle donne e disse: "... Io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risuscitato". Matteo 28:2, 5-6
Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù. Atti 4:33
Le predicazioni di Pietro e di Paolo riportate nel libro degli Atti affermano con forza la realtà della risurrezione del Signore Gesù. Parlano molto della sua morte, ma ancora di più della sua risurrezione. La sua morte avrebbe potuto essere considerata come quella di un martire, una fra tante, ma la risurrezione gli conferisce un carattere divino che lo differenzia da chiunque altro. Essa dimostra la vittoria di Cristo su Satana, sulla morte e sul mondo. La morte e la risurrezione di Cristo formano un tutt'uno e sono inscindibili. Gesù è morto, ma la morte non poteva trattenerlo. Mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo è stato "dichiarato Figlio dì Dio" (Romani 1:4). Essa dimostra inoltre che Dio è rimasto completamente soddisfatto dal suo sacrificio in croce.
La sua risurrezione è anche la garanzia della risurrezione dei credenti: "Colui che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti, vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi" (Romani 8:11). "Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta"
(1 Corinzi 15:23).
"Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Romani 10:8-9).
Di fronte alla gloria di Cristo possiamo solo inchinarci e adorare.
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