RICOLMI della profonda conoscenza della volontà di DIO Colossesi 1:3-12
3 Noi ringraziamo Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, pregando sempre per voi, 4 perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell'amore che avete per tutti i santi, 5 a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo. 6 Esso è in mezzo a voi, e nel mondo intero, porta frutto e cresce, come avviene anche tra di voi, dal giorno che ascoltaste e conosceste la grazia di Dio in verità, 7 secondo quello che avete imparato da Epafra, il nostro caro compagno di servizio, che è fedele ministro di Cristo per voi. 8 Egli ci ha anche fatto conoscere il vostro amore nello Spirito. 9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; 12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È bello vedere in questi versetti l’unione e la collaborazione che vi è fra Paolo e i suoi collaboratori, in questo caso Epafra, che lo appella come “il nostro caro compagno di servizio, che è fedele ministro di Cristo per voi”.
È importante fare risaltare in questa occasione quanto sia fondamentale quell’amore profondo, frutto dell’amore Divino, che unisce la chiesa e i fedeli, procurando comunione di intenti e collaborazione totale. La chiesa, da tale unione, ne trae indubbio beneficio e sicuramente crescere secondo il volere di Dio. Ecco perché Gesù ha pregato per siffatta unione, perché una chiesa unita va sicuramente avanti e può contrastare efficacemente l’opera distruttrice del nemico.
Paolo, venuto a conoscenza da Epafra dell’amore nello Spirito dei credenti di Colosse, sente, insieme ad altri credenti non menzionati, la necessità di pregare per loro affinché siano ricolmi,traboccanti, pieni “della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale”. Il cristianesimo di Paolo non è teorico o filosofico, ma è reale e vissuto, la sua esperienza di conversione non è astratta o immaginaria, ma viva e straordinariamente vivificante, ecco perché sente l’urgenza di mandare questo messaggio “essere ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio”. Ogni buon cristiano deve imparare quanto è importante conoscere profondamente la volontà di Dio, perché per essa volontà egli deve camminare e in essa si deve muovere, insomma dobbiamo imparare a chiederci in ogni momento “ è volontà di Dio che faccia, che dica, che vada, ecc. ?”. Poi aggiunge “con ogni sapienza e intelligenza spirituale”, sapienza e intelligenza devono essere le ancelle che accompagnano sempre la conoscenza della volontà di Dio, perché senza di esse possiamo sicuramente aspettarci di prendere degli abbagli che poi ci costeranno cari spiritualmente. Assodato della necessità che abbiamo di essere ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio, l’apostolo Paolo ci dice, sospinto dallo S. Santo, gli effetti che essa volontà produrrà praticamente nella vita del credente.
1) CAMMINARE “perché camminiate in modo degno del Signore”
In questo caso il verbo camminare non è da intendere esclusivamente come azione che si fa per spostarsi da un luogo ad un altro, ma è da intendere come agiamo, procediamo e interagiamo nel mondo che ci circonda, sapendo che in ogni nostra azione dobbiamo piacere principalmente e unicamente al nostro Dio; preoccupiamoci di cosa dicono o pensano gli altri di noi, ma mettiamo al primo posto cosa dice e pensa il nostro Dio di come stiamo camminando. Questo ci dice anche che se siamo cristiani veri, non possiamo restare nell’immobilismo inattivo, ma dobbiamo preoccuparci di essere cristiani attivi e dinamici, pronti a muoverci al comando del Signore. Se ci muoviamo e se camminiamo “in modo degno del Signore”,non potranno non essere presenti in noi due segnali molto evidenti, frutto appunto del camminare in Dio, e sono:
a) Portare frutto in ogni buona opera.
“Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla” Giovanni 15:5
“In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli” Giovanni 15:8
“Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia” Giovanni 15:16
“Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo” Galati 5:22
b) Crescere nella conoscenza di Dio.
“Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna” 1Giovanni 5:20
2) FORTIFICARSI “fortificati in ogni cosa”
Essere fortificati vuol dire rendersi conto dei puti deboli del nostro essere e cercare di porvi rimedio. Considerando che la nostra lotta non è contro carne e sangue e che il nostro nemico è fornito di una potenza a cui difficilmente possiamo resistere come uomini, abbiamo bisogno di fortificarci con qualcosa che supera detta potenza, ecco allora che interviene Dio, Egli mette a nostra disposizione “la sua gloriosa potenza”.Se Dio ci fortifica, saremo veramente fortificati, e questo ci metterà in condizione, inaspettatamente, di:
a) essere sempre pazienti
“ … pazienti nella tribolazione …” Romani 12:12
“… a essere pazienti con tutti” 1Tessalonicesi 5:14
“Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore” Giacomo 5:7
b) essere sempre perseveranti
“Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere” Atti 2:42
“siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” Romani 12:12
3) RINGRAZIARE “ ringraziando con gioia il Padre”
L’atto del ringraziare, che non dovrebbe mancare mai in ogni credente, vuol dire essere grati a Dio per ciò che Lui ha fatto e farà nella nostra vita. È bello sottolineare il termine usato “con gioia” in quanto non basta dire grazie con la bocca, ma bisogna esprimerlo con gioa, con vera gratitudine al nostro Padre Celeste. RingraziamoLo di cuore, perché “ vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce”. Dio, in Gesù, ci ha fatto un regalo prezioso, non solo ci ha perdonato da ogni peccato, ma ci ha messo in grado di … ecc.
Che Dio meraviglioso e generoso abbiamo, non meritavamo il perdono e ce lo ha dato, non potevamo sperare in un futuro glorioso per la nostra esile e burrascosa esistenza umana e Lui ci ha messo in grado di avere la stessa sorte dei santi nella luce, cosa possiamo osare sperare di più, non ci resta che ringraziarLo con gioa.
“ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo” 1Corinzi 15:57
“Ringraziato sia Dio per il suo dono ineffabile!” 2Corinzi 9:15
CONCLUSIONE
Come abbiamo detto all’inizio, l’apostolo Paolo aveva ben capito l’importanza dell’essere ricolmo, nella propria vita, della profonda conoscenza della volontà di Dio, tant’è che prega che altri possano realizzarla. Dobbiamo essere consci che il messaggio è ancora attuale per noi cristiani moderni, dobbiamo comprendere che c’è un’urgenza che prevarica ogni altra urgenza nella nostra esistenza terrena e nella vita di coloro che ci stanno a cuore e cioè quella di essere ricolmi, nel nostro interiore, della profonda conoscenza della volontà di Dio. Preghiamo per noi, ma preghiamo anche per coloro che ci circondano, preghiamo per tutto il popolo di Dio. “pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza. Pregate per tutti i santi” Efesini 6:18
A Dio sia la gloria
ACETO GIACOMO
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