sabato 17 dicembre 2011

SFUGGIREMO DEFINITIVAMENTE ALLA GIUSTIZIA?


Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere:... ira e indignazione a quelli che... invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia. Non c'è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Romani 2:6-8; 8:1

"Augusto Pinochet è morto il 10 dicembre 2006, all'età di 91 anni, senza aver mai risposto dei crimini commessi in Cile durante i 17 anni della sua dittatura." Molti si sono indignati, perché l'ha "fatta franca"; in effetti, la giustizia umana non è riuscita a condannarlo. La Bibbia però ci avverte che non finisce tutto al momento della morte: "È stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio" (Ebrei 9:27). Un giorno, non solo i dittatori, ma tutti noi dovremo compari­re davanti a Dio, il giusto giudice. Allora saran­no emesse solo due tipi di sentenze:
    Quella per i credenti: "Noi tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affin­ché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male" (2 Corinzi 5:10). Sarà il momento in cui ogni credente, esaminando con il suo Salvato­re il modo in cui è vissuto, riceverà la ricom­pensa. In nessun caso verrà condannato. "Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giu­stifica. Chi li condannerà?" (Romani 8:33-34).
    Quella per gli increduli: "E vidi i morti, gran­di e piccoli, in piedi davanti al trono... e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere" (Apocalisse 20:12-15). Nessuna opera, anche la più onorevole, potrà giustificare qualcuno, e i peccati commessi in vita riceveranno la sentenza che meritano. Quelli che hanno rifiutato di ricevere la grazia divina saranno tutti condannati.
Ognuno di noi dovrà comparire davanti ad un tribunale; ma a quale dei due?

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