giovedì 19 gennaio 2012

IL DEBOLE E’ IL FORTE

Senza dubbio, grande è il mistero della pietà: Colui che è stato manifestato in carne... è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato credu­to nel mondo, è stato elevato in gloria.
I Timoteo 3:16
(Gesù) fu crocifisso per la sua debolez­za; ma vive per la potenza di Dio. 2 Corinzi 13:4


Il grande mistero dell'incarnazione - Dío diven­tato uomo nella persona di suo Figlio Gesù Cri­sto - attira anche lo sguardo degli angeli (versetto citato). Volsero il loro sguardo verso la terra, e in Lui videro la divinità onnipotente unita a un'umanità perfetta, totalmente dipendente da Dio. Colui che ha creato i cieli e la terra e tutto ciò che essi contengono, è quel bambino coricato in una mangiatoia! Il suo amore per l'uomo pecca­tore lo ha spinto a prendere forma umana, ma senza peccato. Inoltre, Gesù, il principe della vita, ha accettato volontariamente di passare per la morte; ha lasciato la sua vita per gli uomini affinché potessero essere liberati dalle conse­guenze del peccato e della morte. È forse sor­prendente che tali cose siano state oggetto del­l'ammirazione degli angeli? Ciò che è incredibile, piuttosto, è l'indifferenza degli uomini di fronte a tali realtà. Essi danno solo uno sguardo distratto sia a quella mangiatoia sia alla croce del Golgota, e limitano il loro interesse a questo mondo, nella speranza di ricavarne ricchezza, disprezzando le ricchezze incomparabili di Cristo. Che follia!
Dio avverte: "Che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua?" (Marco 8:36). Caro lettore, fermati e ascolta! È per te che Gesù è sceso dal cielo, è per te che ha sofferto il supplizio della croce. Egli ha subìto al tuo posto il giudizio che i tuoi peccati meritavano. Come puoi essere indifferente di fronte a tanto amore? Sarebbe un'ingiuria fatta a Dio che ha dato suo Figlio per te; sarebbe mandare la tua anima alla perdizione eterna.

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