lunedì 19 marzo 2012

LA CROCE, UNO SCANDALO

Gesù... sopportò la croce, disprezzando l'infamia. Ebrei 12:2

Quanto a me, non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato
crocifisso per il mondo. Galati 6:14

Museo Kircher 
A Roma è stato trovato un graffito del secondo secolo sul muro di una casa. Gli specialisti pensa­no che questa casa fosse una scuola per i giovani della corte imperiale. Il graffito si trova nel museo Kircher di Roma. Il primo disegno che possediamo sulla crocifissione è una caricatura di Gesù in croce. Sotto sono scarabocchiate in modo irrego­lare queste parole: "Mexamenos adora il suo Dio". Testimonianza eloquente degli schemi e dell'incomprensione subiti dai primi cristiani. Eppure, costoro hanno difeso l'importanza centrale della croce.
È davvero ragionevole, per avere la vita eterna, affidarsi a un uomo morto su una croce? Ricono­scerlo come il Messia promesso da Dio? Perché occorre una morte così terribile per salvare gli uomini? Forse sono queste le nostre domande segrete. Ma che cosa dice la Bibbia, la Parola di Dio?
"In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati" (1 Giovanni 4:10). La morte di Gesù Cristo sulla croce supera tutti i pensieri umani e rimane per molti uno scandalo. Ma il credente accoglie con rispetto questo fatto inson­dabile: Cristo, il Figlio di Dio, è morto per i nostri peccati (1 Corinzi 15:3). Ha portato il giudizio al posto di tutti quelli che credono in Lui. "Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti" (1 Pietro 3:18). La croce di Gesù, scanda­lo per la ragione umana, è l'espressione suprema dell'amore di Dio per l'uomo.

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