domenica 18 marzo 2012

SCHIAVO!


Ringraziando il Padre che... ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. In luì abbiamo la redenzione (per mezzo del suo san­gue), il perdono dei peccati. Colossesi 1:12-14


L'uomo che non conosce Dio è schiavo. Dire­te che questa parola è dura. Come trattare da schiavo l'uomo, un essere intelligente, responsabile delle sue azioni? Lui che ha la facoltà di inventare, di capire, di conoscere il mondo circostante, di fare delle scelte? Schia­vo, semmai, è colui che è vittima della droga, succube della televisione, di internet, o che ha un difetto ben radicato, come la maldicen­za, ad esempio. Ognuno ha le sue pecche. Come pretendere che l'uomo, solo perché è senza Dio, sia schiavo, quando si è liberato da vecchie credenze e vecchi tabù?

La Bibbia dichiara: "Uno è schiavo di ciò che lo ha vinto" (2 Pietro 2:19). Dice che l'uomo senza relazione con Dio è schiavo del pecca­to. Peccare, è non fare la volontà di Dio, è vol­tare le spalle allo scopo che Dio prevedeva per il bene della sua creatura.
Ma Dio cerca una relazione con te e con me, vuole rialzare e liberare. Si è avvicinato a noi in Gesù Cristo, morto sulla croce per espiare le nostre colpe e liberarci dal peccato. Ora egli aspetta che ognuno sia cosciente del suo allontanamento da Dio, che gliela confessi e accetti il dono della salvezza, pagato da Gesù a caro prezzo. Chi sì appropria del valore del sacrificio dì Cristo non è più schiavo del pec­cato, ma affrancato, liberato, rilasciato. Ora si lascia guidare dallo Spirito di Dio che gli inse­gna a dire, come all'apostolo Paolo: "Corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù" (Filippesi 3:14).

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