Nel giorno che ho gridato a te, tu mi hai risposto.
Mi chiamo Caterina e, con mio marito Rosario, frequento la
Chiesa Cristiana Evangelica di Filadelfia (VV).
Desideriamo raccontare a tutti il grande miracolo che il
Signore ha compiuto nella nostra famiglia.
Avevamo due figli e, all’arrivo della terzogenita, ci siamo
trovati ad affrontare una grande prova.
Alle 11 e 50 del 19 febbraio 2011 nasceva la piccola Aurora:
il parto era andato bene,
ma col passare delle ore la bambina diventava sempre più
scura. Preoccupati, lo abbiamo fatto presente a una infermiera che, dopo un
consulto medico, ci ha informati che la bambina aveva dei gravi problemi
respiratori e doveva essere trasferita d’urgenza a un altra struttura
ospedaliera in cui avrebbero cercato di fare qualcosa per lei . In quei momenti
di particolare difficoltà abbiamo gridato al Signore, rivolgendo a Lui le
nostre preghiere affinché stendesse la Sua mano sulla nostra piccola.
Proprio nel momento in cui la stavano per trasferire
all’altro ospedale giunse da noi il pastore della nostra comunità con il quale,
subito, abbiamo potuto pregare assieme.
Le sue parole ci hanno rassicurato facendoci sapere che dovevamo
avere fiducia perché quella bimba che il Signore ci aveva donato l’aveva creata
Lui, e non avrebbe permesso che le accadesse nulla, prendendosi cura di lei.
Nel nuovo ospedale i medici ci avvertirono che la bambina
avrebbe dovuto subire diversi
interventi al cuore (almeno dodici) poiché avevano
riscontrato una cardiopatia grave e la situazione era molto critica. Nel frattempo
si era sparsa la voce dell’accaduto e i n tanti della famiglia e della comunità
iniziarono a rivolgere le loro preghiere al Signore.
I dottori si meravigliarono di come la bambina fosse
riuscita a vivere tante ore dalla nascita con una così grave insufficienza
respiratoria, senza danni gravi, ma noi eravamo certi che i l Signore stava
operando in lei.
Dopo qualche tempo la diagnosi cambiò; il problema non era
più al cuore, ma nei polmoni. I dottori affermarono: “Noi non possiamo fare
nulla. La bimba è troppo piccola per sopportare anche i l più leggero
intervento”.
A quel punto eravamo coscienti che solo un miracolo poteva
cambiare la situazione. La bimba venne intubata per respirare solamente
ossigeno. Ma nonostante questo noi eravamo tranquilli, sapevamo che in tanti
stavano pregando per questa situazione: stavamo aspettando che si aprissero
delle valvole polmonari per un processo naturale.
Il giorno dopo, domenica, è stata indetta una speciale
giornata in cui pregare. Anche altre comunità si sono unite alla nostra e le
preghiere sono giunte al trono di Dio: il Signore ha risposto in modo
meraviglioso! Già il giorno successivo Aurora aveva avuto un recupero del 50%
respirando da sola. Giorno per giorno ha fatto progressi trovandosi in poco
tempo fuori dall’emergenza e da ogni difficoltà senza subire alcun intervento!
Non possiamo descrivervi lo stupore dei medici! Aurora è una bimba bellissima e
noi, com’è scritto nella Bibbia, possiamo dire: «Nel giorno che ho gridato a
te, tu mi hai risposto, mi hai accresciuto la forza nell’anima mia» (Salmo
138:3).
Abbiamo imparato che, per vincere nelle battaglie della
vita, dobbiamo essere uniti nel Signore.
Pregando con desiderio e con cuore umile nel Suo nome
vinceremo: «Noi canteremo di gioia per la tua vittoria, alzeremo le nostre
bandiere nel nome del nostro Dio» (Salmo 20:5). La prova non sarà mai più
grande della nostra forza e il Signore ci dà fede per affrontare ogni
avversità. “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà”
(Salmo 46:1).
Caterina e
Rosario Mazzotta.
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