giovedì 2 maggio 2013

UNA RETE MORTALE


"Signore, porgi a me il tuo orecchio; affrettati a liberarmi. Tirami fuori dalla rete che m'han tesa di nascosto; poiché tu sei il mio baluardo" (Salmi 31:2, 4)



Una balena grigia nuotava liberamente e felice per tutto il Pacifico. Riusciva a raggiungere i cinquanta chilometri all'ora, a tuffarsi e a saltare senza inibizioni nell'aria, per cadere con tutto il suo enorme peso di trenta tonnellate nelle acque azzurre dall'Alaska fino alla costa del Messico.
Un triste giorno andò a finire con la testa in una spessa rete messa lí per cacciare gli squali. La rete le impediva di mangiare e, dopo alcune settimane, la balena mori.
Anche molti uomini si ritrovano catturati in reti mortali. Sono reti che intorpidiscono la coscienza, offuscano la ragione, oscurano la mente e debilitano la volontà.
Non vogliamo riferirci solo alle reti dell'alcool e della droga che imprigionano definitivamente, bensí alle reti degli appetiti sensuali e a quelle delle passioni esagerate che avvolgono e opprimono le loro vittime. Al principio sono reti sottili che non si notano neanche. Poco a poco però si vanno ingrossando fino a strangolare la loro vittima e a sgretolare completamente coscienza e volontà.
Chi cede alla tentazione dell'inganno, della bugia, della falsità, non si rende conto che si sta impigliando in una rete fatale. Allo stesso modo, chi commette adulterio, non pensa che si sta mettendo in una rete mortale.
Amico, c'è qualcuno che può liberarti da queste rèti mortali. È Cristo Gesú! Solo Lui può tagliare quei legami, l'ha fatto per milioni di persone e vuole farlo anche per te.

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