venerdì 23 agosto 2013

IL TRENO DELLA GIOIA E DEL DOLORE


"Io vi dico: in quella notte, due saranno in, un letto; l'uno sarà preso, e l’altro lasciato" (Luca 17:34)


Un predicatore, studioso del comportamento umano, racconta che, mentre era fermo nella stazio­ne dei treni, notò che all'arrivo di un treno le persone che si ritrovavano coi parenti si abbracciarono, si rallegrarono e risero di gioia. Dopo notò anche l'arrivo di un gruppo. Guardò con attenzione, e vide un uomo in manette, circondato da poliziotti, che lo stavano accompagnando sul treno per portarlo in prigione. Vide una donna, la moglie del prigioniero, insieme a una bambina. La donna cercò di avvicinarsi e, mentre un poliziotto glielo impedì, un altro disse al collega di lasciarla salutare per l'ultima volta il marito. Allora la poveretta si avvicinò al marito, e lo abbracciò, cominciandogli a piangere sulla spalla. La bambina stringendo le gambe del padre, e piangendo, diceva: "Per favore, non portate via il mio papà!". Dopo un po', uno dei poliziotti tolse dolcemente le braccia di quella donna dal collo del marito, e separò l'inconsolabile bambina dal padre. Il predicatore concluse che quel giorno in stazione, lo stesso treno aveva portato gioia e felicità a tante persone, ma dolore, separazione e giudizio ad altre!"
Da ciò trasse spunto per ricordare alla congregazione che la seconda venuta del Signor Gesù sarà così: gioia e felicità eterna per alcuni, e dolore e sofferenza eterna per altri. Caro amico, l'unico modo per far sì che la seconda venuta di Cristo Gesù sulla terra sia per te, gioia e felicità, è accettandoLo ora come tuo personale Salvatore.

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