"Io vi dico: in
quella notte, due saranno in, un letto; l'uno sarà preso, e l’altro
lasciato" (Luca 17:34)
Un predicatore, studioso del comportamento umano, racconta
che, mentre era fermo nella stazione dei treni, notò che all'arrivo di un
treno le persone che si ritrovavano coi parenti si abbracciarono, si
rallegrarono e risero di gioia. Dopo notò anche l'arrivo di un gruppo. Guardò
con attenzione, e vide un uomo in manette, circondato da poliziotti, che lo stavano
accompagnando sul treno per portarlo in prigione. Vide una donna, la moglie del
prigioniero, insieme a una bambina. La donna cercò di avvicinarsi e, mentre un
poliziotto glielo impedì, un altro disse al collega di lasciarla salutare per
l'ultima volta il marito. Allora la poveretta si avvicinò al marito, e lo
abbracciò, cominciandogli a piangere sulla spalla. La bambina stringendo le
gambe del padre, e piangendo, diceva: "Per favore, non portate via il mio
papà!". Dopo un po', uno dei poliziotti tolse dolcemente le braccia di
quella donna dal collo del marito, e separò l'inconsolabile bambina dal padre.
Il predicatore concluse che quel giorno in stazione, lo stesso treno aveva
portato gioia e felicità a tante persone, ma dolore, separazione e giudizio ad
altre!"
Da ciò trasse spunto per ricordare alla congregazione che la
seconda venuta del Signor Gesù sarà così: gioia e felicità eterna per alcuni, e
dolore e sofferenza eterna per altri. Caro amico, l'unico modo per far sì che
la seconda venuta di Cristo Gesù sulla terra sia per te, gioia e felicità, è
accettandoLo ora come tuo personale Salvatore.
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