"Il SIGNORE è il mio pastore, nulla mi manca"
Salmo 23:1
Il salmista gioiva nel dire: "Il Signore è il mio
pastore" e così considerava sé stesso una pecora del Suo gregge. Si tratta
di un legame d'amore unico; come il pastore distingue una pecora
dalle altre, così Dio ha un rapporto personale con ogni
credente. L'affermazione implica un rapporto di dipendenza: la pecora non può
vivere né sopravvivere senza pastore. Da sole le pecore non sanno cercare
pascoli sicuri, hanno bisogno d'aiuto. Predatori, roveti, aridità e dirupi le
distruggerebbero sicuramente. È il pastore che le protegge, che le conduce a
"riposare in pascoli verdeggianti". Lui le guida in un luogo di
completo ristoro, durante il giorno e anche di notte. Davide, lo scrittore,
aveva trovato il pascolo e la piena salute dell'anima, dove l'insoddisfazione
scompare, dove la fede è cibata, nella certezza profonda che Dio, in ogni tempo,
dona ai Suoi figli tutto ciò di cui hanno veramente necessità.
Amico, anche tu hai bisogno delle cure divine di Cristo che
ti dice: "Il buon pastore dà la sua vita per le pecore ... Io sono il buon
pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me" (Giovanni 10:11, 14).
Lascia che la tua vita sia piena della Sua presenza, affidala a Lui in ogni
cosa e nulla ti mancherà!
ADI Media
Nessun commento:
Posta un commento