È con gran gioia che racconto la mia testimonianza.
Il Signore non mi ha mai abbandonata e l’ho compreso dal
momento che ho gridato con tutto il mio cuore: “Dio, aiutami!”. Da quel
momento in poi, tutto è cambiato!
Conoscevo Dio per tradizione religiosa: di Gesù, che ritenevo
figlio di Giuseppe e Maria, mi ricordavo solo il 25 dicembre. Pertanto, pur
sapendo della Sua crocifissione e risurrezione, tanto che in casa mia era
presente più di un crocifisso, Lo vedevo sempre come il Gesù bambino nato in
una grotta.
La mia conoscenza più profonda del Signore è avvenuta
attraverso un sito internet, dove mi sono ritrovata “per caso” (così credevo)
mentre ero alla ricerca di un libro cattolico.
Al momento non fui subito interessata, perché non trovavo
risposta ai miei interrogativi riguardo alla religione a cui appartenevo, ma
il sentir continuamente parlare di Gesù come una Persona vivente ha messo in
me il desiderio di voler approfondire la Sua conoscenza. Pertanto, ho
iniziato a leggere la Bibbia e, grazie alla pazienza e alla misericordia di
Dio, mostratami attraverso un credente evangelico che a quel tempo per me era
uno sconosciuto, è riuscito a far luce dentro di me.
Oggi posso affermare con certezza che Gesù è figlio di Dio,
il Dio vivente, venuto sulla terra come uomo per presentarci a Dio il Padre e
riportarci a Lui com’era in principio; ha sacrificato la Sua vita caricandosi
di tutti i nostri peccati, per liberarci per sempre dal male, garantendo vita
eterna a chiunque crede e si affida a Lui, me compresa.
Posso proprio dire che la Verità ha toccato il mio cuore
dando gran valore alla mia vita!
Ma voglio anche aggiungere che la cosa che mi ha illuminata
è che Gesù vive e si prende cura di noi ogni istante della nostra vita. Grazie
a Lui sono guarita da una depressione che mi portavo dietro da anni e, sempre
grazie a Gesù, ho salvato il mio matrimonio perché Egli mi ha donato vera
pace.
La differenza che ho potuto constatare tra il conoscere Dio
attraverso una tradizione religiosa e fare un’esperienza propria consiste nel
fatto che prima mi sentivo cieca, andavo avanti per istinto, pur avvertendo
sempre più paura di farmi male; ora mi sento al centro di un faro, che
inizialmente mi ha abbagliato, ma quando ho compreso che era la Sua guarigione,
ho riaperto gli occhi e ho ripreso a vedere. Pertanto ora so di potermi
muovere senza temere alcun male, perché sento una vera protezione attorno a
me, sento che Gesù si prende cura di me.
Mi sono affidata nelle mani di Gesù e Gli renderò grazie infinite
per quello che ha fatto, e soprattutto per quello che Lui è: “l’Iddio
altissimo”.
Gesù dice: “Io sono la porta; se uno entra per Me, sarà salvato,
entrerà e uscirà, e troverà pastura” (Vangelo di Giovanni 10:9). Il Signore
Gesù è il mio rifugio sicuro ora e per sempre! Alleluia!
Concludo dicendo che non è necessario aspettare un forte
dolore per cercare Gesù. Egli ci riceve subito in ogni momento, basta solo
aprirGli il nostro cuore e Lui si farà conoscere da vicino.
Stefania
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