mercoledì 17 agosto 2011

......ed il serpente se ne andò

David Brainerd, un fedele servitore di Dio, aveva deciso di portare il Vangelo ad una tribù di crudeli indiani. Eresse la tenda nel­le vicinanze del villaggio principale, e si mi­se a supplicare Dio di benedire quei poveri pagani. Così occupato, credeva d'essere visto soltanto da Dio; ma alcuni indigeni che lo avevano scorto mentre montava la tenda e­rano corsi ad annunciare al loro capo la ve­nuta dell'« uomo bianco », e, tenuto consi­glio, avevano deciso ch'egli doveva morire.
Alcuni indiani quindi si erano nascosti nei pressi della tenda, aspettando ch'egli uscisse fuori; ma Brainerd restò a lungo in preghie­ra. Persa la pazienza, essi si avvicinarono prudentemente e da uno spiraglio, videro lo uomo in ginocchio. Nello stesso istante, un serpente a sonagli spinse la testa sotto la tenda, e strisciò fino ai piedi di Brainerd, poi si rizzò dietro le spalle dell'uomo in gi­nocchio, pronto ad azzannarlo sul collo. Al­l'improvviso si scostò, come se Dio ostaco­lasse le sue intenzioni micidiali, e uscì dalla parte opposta della tenda.
Gli indiani stupefatti si ritirarono e raccon­tarono ciò di cui erano stati spettatori. Brai­ner, assorto nella preghiera, ignorava la visi­ta del serpente come pure quella dei guerri­glieri venuti per distruggerlo. A lui sembra­va udire la voce di Dio dirgli: « La mia fac­cia andrà davanti a te...» (Esodo 33:14).
Quando, presa la sua Bibbia, egli si diresse verso il villaggio, tutta la tribù gli si fece incontro con il più grande rispetto, pronta a rispondere positivamente al suo invito ed a confidarsi completamente in Cristo.
Tratto da Risveglio pentecostale marzo 1965

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