mercoledì 17 agosto 2011

PENTECOSTE A MOSCA


Visita fatta
dal fratello Don Malloug, nel giorno
di Pentecoste,
alla chiesa di Mosca
                                                      dal "Pentecoste' Evangel ,
Andai al culto a Mosca nel giorno di Pentecoste e fu per me una delle espe­rienze più commoventi della mia vita.
Sono intense e varie le reazioni dei miei amici, quando racconto loro que­sta mia esperienza; per alcuni l'esi­stenza di una chiesa in un paese di­chiarato ufficialmente ateo è incredi­bile, altri invece rimangono completa­mente perplessi. La situazione religiosa in questa nazione non si afferra facil­mente. Le chiese sono affollate di per­sone, ed anche i posti in piedi signifi­cano un privilegio. Questa congrega­zione di Mosca è come una piccola oasi nella grande città di cinque milioni di anime. La capitale russa ha solamente una chiesa evangelica!
Le chiese in Russia sono controllate da una legge statale che noi definiamo severa. I locali sono di proprietà del governo. Le bibbie sono scarse; la dif­fusione degli opuscoli non è permessa ; la pubblicità di chiesa è proibita. Riu­nioni di preghiere e culti al di fuori del locale di culto sono vietate. Un rappre­sentante governativo è presente ad ogni culto, per accertare che nulla sia detto contro il governo. Non ci può essere predicazione sulla profezia biblica ne preghiere per le autorità governative. Sono sentitamente proibiti culti ed in­segnamenti per bambini e giovani. Qua­le risultato, poca gioventù è presente ai culti. Buona parte dei cristiani pre­senti sono di media età.
In tale situazione è sorprendente il numero delle conversioni e dei batte­simi.
Per legge tutti i credenti evangelici delle varie denominazioni, debbono ra­dunarsi in una sola chiesa per ogni cit­tà. La chiesa di Mosca è chiamata Chie­sa Evangelica Battista ; però non èesclusivamente Battista, anzi è compo­sta di Battisti, di Pentecostali ed al­tre denominazioni di credo evangelico. Questa chiesa ha 4.500 membri ed ad ogni culto, da 2.500 a 3.000 anime af­follano il locale, che normalmente ac­comoderebbe a sedere solo 1.250 per­sone. La chiesa di Leningrado ha 2.800 membri e ci sono vaste comunità in Minsk ed in molte altre città delle 15 repubbliche sovietiche.
Nella chiesa di Mosca ci sono dieci ministri di culto, il più anziano di lo­ro è completamente al servizio del Si­gnore, gli altri debbono essere occu­pati in parte nel lavoro secolare che è definito dal governo « più produttivo ».
Essere nella balconata della chiesa di Mosca, nel giorno di pentecoste dell'an­no 1964, fu per me un piacevole privile­gio. Non ho mai visto una massa di persone così serrate. Erano quietamen­te pigiate assieme, attente e devote. Non c'era alcun movimento o segno di impazienza, per quanto il culto duras­se due ore. Frequentemente qualcuno cedeva il Suo posto a sedere a coloro che erano in piedi, con la massima attenzione, cercando di evitare il mi­nimo disturbo. I soggetti della me­ravigliosa corale e del sermone era­no sulla pentecoste. Verso la fine del culto, quale visitatori, fummo invi­tati a porgere i nostri saluti, ed a rac­cogliere i loro per tutti i credenti di tutte le nazioni che avremmo visitato. Il culmine fu quando la congregazione in piedi, rivolta verso noi, ci cantò l'in­no numero 137 « Finchè insiem, finche insiem ». Cantando l'ultima strofa, sventolarono i loro fazzoletti. I visi vol­ti verso noi, lo sventolio dei bianchi fazzoletti, la sincera espressione di af­fetto cristiano, è una scena che non di­menticherò. Le lacrime bagnarono il mio viso, pure essendo poco emotivo. Il ricordo dei moscoviti che serbo nel cuore, quale cristiano, sarà sempre: centinaia di adoratori sorridenti, che mandano i loro saluti tramite me a tutti voi.
Tratto da Risveglio Pentecostale Febb. 1965

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