martedì 18 ottobre 2011

DONI CONCRETI



“Ed entrati nella casa, videro il fanciullino con Maria sua madre; e prostratisi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra” (Matteo 2:11)

Non basta adorare il Re, rendendoGli omaggio con le parole o con un atteggiamento riverente; i savi d’Oriente deposero anche doni e offerte ai Suoi piedi.Non è sufficiente elevare le nostre lodi a Cristo, chinarci davanti a Lui con rispetto ed esprimere la devozione del nostro cuore. Dovremmo anche portare al Signore i nostri doni e deporli ai Suoi piedi, come segno del nostro amore per LuiC’è una buona dose di sentimentalismo nella consacrazione di certi pseudocredenti che frequentano le nostre chiese. Si tratta di un misto di emozioni e di affetti superficiali, che non regge la sollecitazione di un appello a donare, a sacrificare qualcosa, o a compiere un servizio pratico; allora, tutte le suggestioni e i fervori svaniscono nel nulla. Sono numerosi i cristiani che intonano con grande zelo cantici missionari e di evangelizzazione; quando passa il cestino dell’offerta essi continuano a cantare, preoccupandosi di cederlo agli altri. Innalzano preghiere perché Dio mandi operai nella Sua vigna, ma non rispondono mai personalmente alla chiamata del Signore neppure agli incarichi più semplici.Le preghiere più accorate e i cantici più melodiosi rappresentano ben poco, se la nostra vita di fede non si spinge al di là di semplici espressioni verbali.I magi che venivano dall’Oriente non soltanto porsero doni, ma portarono regali ricchi e preziosi. Anche noi dovremmo offrire il meglio di ciò di cui disponiamo: i nostri beni, la nostra adorazione, il nostro tempo, le nostre forze, quel vaso di alabastro versato da un amore che tiene lontano ogni calcolo. Non siamo chiamati a sviluppare gli aspetti formali e creativi della nostra attività spirituale, ma a far dono del nostro impegno più consacrato e dei talenti migliori. Troppo spesso offriamo a Cristo soltanto ciò che rimane dopo aver messo da parte tutto quello che ritenevamo indispensabile a soddisfare i nostri piaceri e le nostre ambizioni. Invece, dovremmo sempre dare il meglio al Signore!

Nessun commento:

Posta un commento