“ OH V'È VITA IN UN GUARDO AL SIGNORE”
Tornò a casa e disse al padre dove era stata. Egli divenne furioso e le gridò che le persone della sua posizione sociale non frequentavano riunioni tenute da « ciarlatani », ed egli le proibì di recarsi ancora nella tenda.
Ella si ritirò nella sua stanza pensierosa e con l'animo affamato, poiché aveva sentito abbastanza da desiderare di ascoltare di più.
Il giorno successivo il desiderio di udire di più parlare di Gesù divenne tanto forte in lei che, a dispetto dell’ordine perentorio del padre, ella si recò nuovamente alla tenda ed udì il predicatore parlare su Giovanni 3 :14-15: « E come Mose innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliol dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna ». Prima di uscire dalla tenda quella sera ella aveva ricevuto la certezza che Gesù era morto sulla croce affinché i suoi peccati fossero perdonati e che tutto ciò ch'ella doveva fare era di accettare il Suo sacrificio e offrire a Lui sé stessa. Ritornò a casa che era una nuova creatura in Cristo Gesù.
Qui giunta, dovette affrontare l'ira furiosa del padre.
Egli la portò con sé nella libreria e la coprì d'improperi per ciò che aveva fatto. Le ordinò di ritornare nella libreria la mattina successiva alle nove per subire la giusta correzione della frusta. Amelia si rifugiò piangendo nella sua stanza e si distese sul letto. Cercò allora di dimenticare ciò che il padre le aveva detto e di ricordare invece il Salvatore a cui aveva dato sé stessa. Iddio le ispirò alcune parole ch'ella scrisse su un foglio.
Egli la portò con sé nella libreria e la coprì d'improperi per ciò che aveva fatto. Le ordinò di ritornare nella libreria la mattina successiva alle nove per subire la giusta correzione della frusta. Amelia si rifugiò piangendo nella sua stanza e si distese sul letto. Cercò allora di dimenticare ciò che il padre le aveva detto e di ricordare invece il Salvatore a cui aveva dato sé stessa. Iddio le ispirò alcune parole ch'ella scrisse su un foglio.
La mattina successiva entrò tremante nella libreria del padre alle nove precise, con il foglio scritto nella mano. Il padre sedeva alla scrivania sulla quale era posato il frustino. La giovane allungò al padre il foglio su cui aveva scritto:
«Oh v'è vita in un guardo al Signore,
Oh v'è vita al momento per te;
A Lui guarda ti salva l'amore
Se al Signore tu guardi con fé.
Non più dubbi, Ei t'accoglie festante,
Sulla croce Egli tutto compì!
Si per te là pendea spasimante,
E quell'opra d'amore Ei finì.
Oh con gioia ricevi il gran dono,
Vita Eterna a te vuole largir:
Tu sei quel a cui Egli offre il perdono
Tu non puoi s'Egli vive, morir ».
Il padre lesse. Con grande meraviglia di Amelia, egli si chiuse il volto fra le mani: era un uomo distrutto. Via era andato ogni suo proposito di picchiare
la figlia. Al contrario, egli anche accettò il Salvatore e da quel giorno egli cambiò tutto l'andamento della sua casa, rendendola una vera casa cristiana.
Il figlio, anche lui Ufficiale dell'Esercito, tornò a casa in licenza, e fu così sorpreso del cambiamento in meglio della sua casa che in pochi giorni egli pure divenne un cristiano.
La famiglia Hull collaborò alla spesa per la costruzione di un locale di culto che ancora oggi si erge lungo la strada alla periferia della città di Exeter. Là viene predicato il Vangelo, lo stesso Vangelo che portò tutta la famiglia Hull alla conoscenza della Verità.
da « REDEMPTION TIDINGS »
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