sabato 11 febbraio 2012

GIONA E NINIVE, MESSAGGIO FUNESTO O MESSAGGIO DI GRAZIA?

La parola del SIGNORE fu rivolta a Giona in questi termini: 'Alzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me". Giona 1:1, 2


Giona, ricevuto da Dio l'ordine di andare a Ninive per annunciare l'imminente giudizio di Dio, è indietreggiato ed è fuggito lontano dalla presenza del Signore. Forse ha pensato: Come posso io, che sono un Ebreo, presentarmi a quella popolosa e ricca città pagana e predicare contro i suoi abitan­ti? Dire loro che a causa della loro malvagità Dio li condannava e che dopo quaranta giorni li avreb­be sterminati? E se si pentissero, che figura farei?
Anche il cristiano, in questo mondo peccatore, ha il compito di proclamare che il giudizio di Dio è
decretato. "Dio... ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fissa­to un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo che egli ha stabili­to, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitando­lo dai morti" (Atti 17:30, 31). Come Giona, anche noi a volte indietreggiamo davanti a questo com­pito che ci rende nemici del mondo. Ma se siamo convinti del terribile futuro destinato agli incre­duli, non possiamo non essere "spinti" ad avver­tirli.
Qualcuno potrebbe dire: "Se il giudizio deve veni­re, perché spaventare le persone in anticipo? Se è irrimediabile, lasciate che godano in pace quel poco che resta loro da vivere! Vi sono già abbastanza motivi di sofferenza in questo mondo...". Ma, facendo proclamare il suo prossimo giudizio, Dio agisce in grazia e spinge al pentimento. Gli abitanti di Ninive si ravvidero quando, finalmen­te, Giona andò a predicare in quella città e la distruzione preannunciata non avvenne. Giona sapeva che Dio poteva fare grazia; ma, non aven­do amore per loro, si irritò vedendo che la sua pro­fezia di giudizio non si era adempiuta.
Se il mondo ricevesse il Vangelo, tutti quelli che odono e credono il messaggio della grazia sareb­bero salvati. Non cessiamo di trasmettere agli altri il messaggio della grazia di Dio, e facciamolo con amore!

edizioni il messaggero cristiano - www.messaggerocristiano.it

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