venerdì 26 agosto 2011

LA PARABOLA DEL GRAN CONVITO


"Venite, perché tutto è già pronto". Luca 14:17

 Leggere Luca 14:15-24

La parabola della grande cena ci rivela i dise­gni di Dio per gli uomini. Nelle parole "tutto è già pronto" vediamo la completezza della sua opera. Dio ha fatto tutto quello che occorreva per salvarci, e sappiamo a quale prezzo. Ha preparato quel "banchetto" sacrificando quanto aveva di più caro, la persona di suo Figlio.
I primi invitati erano i Giudei, il popolo terre­no di Dio; il loro rifiuto dimostra il disinteres­se dell'uomo verso le cose di Dio. Allora Dio invita quelli che non hanno nulla da aspet­tarsi, che si riconoscono peccatori e immeri­tevoli, rappresentati, nella parabola, dagli infermi, dagli zoppi, dai ciechi, dai poveri.

L'uomo ha difficoltà ad afferrare il carattere di Dio ed è sempre pronto, come Adamo, a nascondersi quando ode la sua voce; Dio invece è felice di ricevere i peccatori. Lo esprimono le parole: 'Affinché la mia casa sia piena" (v. 23) e anche l'ordine dato al servito­re "Costringili ad entrare!" Tutto questo ci rivela il suo grande desiderio. Egli non si stanca di supplicare gli uomini ad andare a Lui; anzi, li spinge ad entrare, poiché vuole riempire la sua casa.
Quante volte vi è già stata offerta quest'occa­sione? E quante volte, dopo aver udito l'invi­to, avete rimandato a domani? Dio potrebbe non chiamarvi più. Ricordatevi che, quando la casa di Dio sarà piena, la porta verrà chiu­sa per sempre!
"Venite, perché tutto è già pronto".

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