LE BENDE SONO CADUTE ALL'ISTANTE DALLA
GAMBA CHE DOVEVA ESSERE AMPUTATA.
L'Evangelo varcò la soglia di casa mia nel 1950. Mia moglie, accettandolo, fu soggetta a tante persecuzioni ed angherie da parte mia, sino ad essere costretta una volta a trovare rifugio presso i fedeli, perch'io ero arrivato a minacciarla a mano armata.
Pertanto, la sua pazienza ed il suo esempio, che da principio mi avevano irritato, finirono per farmi riflettere ed io arrivai a simpatizzare per l'Evangelo ed a frequentare finanche i culti. Adesso debbo ammettere che malgrado ciò non avevo a quel tempo ancora fatta l'esperienza della « nuova nascita », perché trovavo ancora diletto nel mondo e nel peccato, come qualunque altro terribile peccatore.
« Le vie di Dio non sono le nostre vie ». Gloria al Signore! Egli sa come raggiungere il nostro cuore. Nel mese di maggio del 1966,
trovandomi in Germania dove eravamo emigrati da pochi mesi, mi ammalai gravemente di varie malattie di natura epatica e intestinale. A nulla valsero le molte cure che mi prodigarono. Mi vidi costretto a rimpatriare, dato che andavo peggiorando giorno per giorno. In circa sei mesi ero dimagrito in maniera impressionante: pensate che avevo raggiunto il peso di 35 kg. A ciò si andava aggiungendo il risvegliarsi di un vecchio male al femore della gamba sinistra, conseguenza della guerra.Fui ricoverato all'ospedale di Agrigento dove diagnosticarono «Osteomielite » di natura cancrenosa. Mi dissero che era necessario amputare la gamba. Io che non avevo più nessuna speranza nella vita, mi rifiutai di accettare la proposta di amputazione e dopo dieci giorni di ricovero mi feci mettere in uscita.
A casa ricevetti molte visite di fratelli della chiesa. Ad essi chiesi che pregassero per me, perch'io non sentivo di avere la forza necessaria per accostarmi a Dio; non chiesi loro di pre‑
gare per la mia guarigione, ma solo affinché il Signore mi avesse concesso di terminare i miei giorni nella Sua grazia. Allorché i fratelli inginocchiati invocarono Iddio per me, la loro preghiera aprì i cieli e la benedizione del Signore scese nella mia anima. Non appena si furono alzati, dissi loro : « Iddio non mi ha abbandonato; ho sentito la Sua presenza nel cuore. Vi prego, fate venire il fratello anziano, affinché mi faccia l'unzione dell'olio ».
Quella stessa sera fu riferito all'anziano, ma questi impegnato in un servizio di evangelizzazione, poté venire solo l'indomani. Quando venne, erano presenti anche alcuni visitatori. Il fratello, dopo aver letto la Parola di Dio sulla guarigione del paralitico di Capernaum, c'invitò a pregare. Durante la preghiera, ispirato e unto dello Spirito Santo, imponendomi le mani, mi disse: « Nel nome di Gesù il Nazareno, alzati e cammina! ».
Sentii la mano di Dio poggiarsi su di me. Per quella forza divina scesi dal letto, cosa questa che pochi minuti prima non avrei neppure osato pensare di poter fare. La mia gamba malata, gonfia sproporzionatamente e nera, avvolta in circa sette metri di fascia, la sentivo snellire rapidamente, mentre la fascia, per il ridimensionamento della gamba, cadeva a terra, con mia grande meravia e di tutti i presenti. Non potevo trattenermi dal glorificare Iddio ad alta voce. Mia figlia, una cara giovane che mi aveva assistito con amore, senza tante volte poter neppure dor‑
mire la notte, non appena mi aveva visto levarmi dal letto si era precipitata verso di me, per timore ch'io cadessi a terra. Alzando l'altra gamba e sorreggendomi su quella che era stata malata esclamavo: Ormai Iddio mi ha guarito, non ho più niente!
Tutto ciò avvenne alla presenza di fedeli ed infedeli, i quali nel vedere l'evidenza del miracolo non potevano trattenersi dal dar gloria a Dio. Alleluia !
L'indomani mi sono messo all'opera per andare in giro in tutte le strade di questo Comune distribuendo trattati dell'Evangelo e raccontando le cose grandi che Dio ha operate su di me.
Fratelli, pregate per me, affinché il Signore mi dia grazia di perseverare nelle Sue vie e portare frutto abbondante alla Sua gloria.
Scorsone Agostino Past. Savarino G., S. Biagio Platani (Ag.)
Testimonianza tratta da Risveglio Pentecostale Genn. 1967
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