venerdì 2 settembre 2011

RIGENERATI PER GENERARE di DAWSON TROTMAN


L'OPERA DI DIO IN UN'ANIMA
Un evento indimenticabile fu il ri­sultato di questa gara. Durante la ter­za settimana del mio rinnovato interes­se per le riunioni del gruppo giovanile, mentre stavo andando al mio lavoro con quei versetti della Bibbia in serbo nella mia memoria, camminavo pen­sando ai fatti miei con il pacchetto del­la colazione in mano. Ero di nuovo nel peccato. La mia promessa a Dio la sera che il poliziotto mi stava condu­cendo in prigione non aveva cambiato la mia vita, e neanche la mia frequen­za alle riunioni del gruppo giovanile la domenica mi aveva cambiato. Spende­vo tutte le sere della settimana nelle bettole tra i bicchieri di birra ed anda­vo in chiesa alla domenica dicendo a me stesso: « Credo che un po' di questo bene non mi farà del male, dopo tutto ».
Ma la signorina Mins pregava e la Parola di Dio stava operando. Un mat­tino improvvisamente, ....
mentre cammi­navo, lo Spirito Santo riportò alla mia mente uno di questi versi che avevo im­parato a memoria: « In verità, in veri­tà io ti dico chi ode la mia parola e cre­de in Colui che mi ha mandato, ha vi­ta eterna » (Giov. 5:24).
Queste parole: « ha vita eterna » si impressero nella mia mente. Dissi: « O Dio questo è meraviglioso! Vita eter­na ». Tirai fuori il mio piccolo Nuovo Testamento dalla tasca e cercai quel verso per accertarmi che fosse realmen­te: ha vita eterna «e non viene in giudi­zio, ma è passato dalla morte alla vi­ta ».
Ricordo, che quella fu la prima vol­ta che pregai senza che mi trovassi in qualche difficoltà. Dissi:
« Dio, qualun­que cosa questo significhi, io desidero averla ». E proprio in quel momento lo Spirito del Signore riportò alla mia mente Giov. 1 :12. « Ma a tutti quelli che lo hanno ricevuto ha dato il dirit­to di essere fatti figliuoli di Dio ». Al­lora volli controllare quel verso sul Vangelo, ed era li davanti a me, come lo avevo ricordato « O Dio », dissi, « qualunque cosa significhi ricevere Ge­sù, lo desidero in questo momento stesso ». Quella fu la mia nuova nascita.
Sapete come lo so? Ignoravo il ver­so seguente, che parla della nuova na­scita: « A tutti quelli che l'hanno rice­vuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che cre­dono nel suo nome; i quali non son na­ti da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma son nati da Dio » (Giov. 1 :12, 13). Un distinto cam­biamento era avvenuto. Non potevo più dilettarmi nelle storie immorali, né po­tevo più nominare il nome di Dio invano. Pensavo prima che fosse dilettevole usare un linguaggio immorale quan­do mi adiravo, ma questo mi divenne del tutto odioso.
Quando gridai a Dio per chiedere soccorso, lo Spirito mi ricordò uno dei venti versi che avevo imparato: « Se noi confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto di rimetterci i nostri pec­cati ». Perciò dissi: « Bene, o Dio, per­donami ».
La mia Bibbia insegna che se un uo­mo può tener a freno la sua lingua, è capace di tener a freno tutto il suo cor­po. Questa fu una delle prime lezioni che imparai al principio della vita cri­stiana. Questa è una delle ragioni per cui amo vedere nuovi credenti cristiani cominciare a ricevere la Parola di Dio nel profondo del cuore. Se non fosse stato per quei venti versi, sarei torna­to di nuovo alle sale da ballo ed ai bic­chieri di birra.
Immediatamente dopo la mia con­versione, cominciai ad imparare versi della Bibbia a memoria, e ne imparai uno al giorno per i primi tre anni. In quegli anni imparai i miei primi mille versi delle Scritture.
Il mio pastore mi disse, quando an­dai a lui per chiedere aiuto e consiglio nel guidare anime a Cristo : « Ti dirò qualche cosa, ragazzo mio. C'è una ri­sposta nella Bibbia per ogni scusa che l'uomo presenta per resistere a Gesù ». Lo credetti, e quindi andai in preghiera e dissi: « O Dio, se c'è una risposta per ogni scusa che l'uomo presenta, Ti pro­metto che non cadrò mai nella stessa scusa due volte.
Questa è una piccola promessa, ma cambiò il corso della mia vita. Dopo tutto ci sono soltanto delle scuse. Que­sto è stato il seme dal quale è nata e si è sviluppata l'opera dei « Navigatori »
Traduzione di F. TOPPI (continua)

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