sabato 3 settembre 2011

LE RISPOSTE DELLA BIBBIA SULLA SOFFERENZA


Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore... pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Isaia 53:3

Non doveva il Cristo soffrire tutto ciò ed entrare nella sua gloria? Luca 24:26

La Bibbia non presenta la sofferenza come qual­cosa dì astratto, ma parla di situazioni concrete, dì sofferenze per la violenza, i tradimenti, le umiliazioni, il disprezzo; e anche del corpo malato, ferito, in agonia. Sofferenza dell'anima che geme e si chiede: "Ma Dio dov'è?", e aspetta una risposta.
Il libro di Giobbe descrive in termini impressio­nanti l'esperienza umana della sofferenza. Da un lato c'è Giobbe, un uomo giusto che ha perso tutto, i figli e i beni, ed è gravemente malato; dall'altro i suoi amici che pretendono di spiegargli il motivo della sua sofferenza,
accusandolo di colpe che non ha. Ma, alla fine, interviene Dio e dice loro: "Non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe" (Giobbe 42:8). Una lezione importante che ci chiude la bocca in presenza di coloro che stanno soffrendo.
Ma la storia di Giobbe va oltre. Dio sì serve di quella terribile prova per insegnargli qualcosa. Prima gli fa vedere la propria grandezza di Crea­tore, poi gli svela il suo interesse per lui e la perfezione indiscutibile dei suoi piani. Giobbe deve ridimensionarsi di fronte alla grandezza e alla giustizia di Dio, deve rendersi conto che non è con la propria giustizia che si può guadagnare il Suo favore, ma che ci vuole un Suo intervento in grazia. Egli comprende la sua piccolezza e alla fine esclama: "Il mio orecchio aveva sentito par­lare di te ma ora l'occhio mio ti ha visto" (Giob­be 42:5).

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