“La buona riputazione è da preferirsi alle molte ricchezze; e la stima, all’argento e all’oro” (Proverbi 22:1) Non saremo mai sufficientemente attenti a conservare la nostra buona reputazione. Questo ha grande importanza sia per i ministri dell’Evangelo sia per ogni singolo credente. Molte cose, per quanto non moralmente riprovevoli, se esaminate da occhi non caritatevoli possono essere travisate, danneggiando l’immagine di una persona. È necessario sviluppare un delicato senso morale nel regolare la propria condotta, per evitare atti che non sono in perfetto accordo con la giustizia di Dio. Non potremo mai attenerci troppo a “tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama”. Una reputazione macchiata non potrà più tornare completamente luminosa.Ci sono norme di etica cristiana che dovremmo imporci in maniera rigorosa a cominciare dal primo giorno della nostra conversione. L’integrità della nostra testimonianza non può essere svigorita da comportamenti discutibili o da un approccio superficiale verso le cose e le persone. Piccoli dettagli, trascuratezze apparentemente marginali, modi di esprimersi poco sorvegliati parleranno di noi, e del livello della nostra consacrazione, più di molti splendidi discorsi, infiocchettati e impreziositi da citazioni bibliche. A ogni professione di fede deve corrispondere una condotta cristiana che testimoni un’assoluta integrità morale; ogni dichiarazione di fede deve trovare riscontro in una coerente ubbidienza alla prassi della Parola. I bei discorsi non potranno mai compensare le carenze di un comportamento moralmente difettoso |
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce(Gesù), affinché tutti credessero per mezzo di lui. Giovanni 1:7
venerdì 14 ottobre 2011
BUONA REPUTAZIONE
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